modalità d'esame

per tutti gli studenti che dovranno sostenere l'esame di
Filosofia del Linguaggio mod.B a.a. 2009/2010


si rende noto che

-Il numero di battute dei propri elaborati dovrà essere compreso tra 14000 e 16000

-Bisognerà postare i propri lavori 14 giorni prima dell'appello scelto per sostenere l'esame

l'indirizzo e-mail a cui chiedere l'autorizzazione per postare è:
foucaultbarthes0910@gmail.com

per non avere problemi con le autorizzazioni si invita gli studenti ad utilizzare un indirizzo gmail per inoltrare le proprie richieste
Gli studenti che hanno usato il proprio account @mondoailati.unical.it per postare su altri blog relativi agli esami di Informatica, sono pregati di creare COMUNQUE un nuovo account

Programma d'esame

cicli: 07 e precedenti
A partire dalla sessione di giugno 2010 il programma d'esame consiste nello studio di:
-M.P. Pozzato, Semiotica del testo, Carocci
-Barthes, Variazioni sulla scrittura-Il piacere del testo, Einaudi
-Foucault, Ordine del discorso
e nella stesura di un elaborato da postare sul blog

sabato 3 luglio 2010

Il ruolo del lettore


“Un testo postula il proprio destinatario come condizione indispensabile

non solo della propria capacità comunicativa concreta ma anche della propria capacità significativa.”

Umberto Eco “lector in fabula”


Senza ombra di dubbio il lettore ricopre un ruolo centrale. Lo scrittore è nulla senza lettore. Ogni testo si rivolge, presuppone e delinea al suo interno un ENUNCIATARIO, ovvero colui a cui è destinato il messaggio, di un qualsiasi ENUNCIATORE, colui che emette il messaggio. Perciò l’emittente determina la forma dei propri messaggi non soltanto pensando ai contenuti da trasmettere, ma anche facendo previsioni e congetture sulle possibili convinzioni , aspettative e comportamenti interpretativi dei destinatari. C’è uno scambio interazionale tra i due. A tal proposito Umberto Eco usa le nozioni di LETTORE MODELLO e AUTORE MODELLO.

Il lettore modello: è il lettore ideale, di un determinato testo. In possesso di una serie di competenze utili affinchè possa cogliere il giusto significato di un testo. Esse sono di varia natura: competenze grammaticali, semantiche, enciclopediche, capacità di fare inferenze. Oltre a questi, importanti per accostarsi ad un testo sono gli stati d’animo e le intenzioni. Pertanto questo lettore ideale non è sempre quello reale.

In poche parole prevedere il proprio lettore modello non significa solo sperare che esista, ma muovere il testo in modo da costruirlo, è anche il testo stesso che partecipa alla costruzione del proprio lettore, attraverso informazioni che lui non poteva avere, orientandone l’ interpretazione o depistandolo.

Infatti per Eco un testo è una “macchina pigra” nel senso che è intessuto di spazi bianchi, di elementi sottointesi o presupposti. E solo la cooperazione del lettore riesce ad attivare questa macchina.

Quindi possiamo notare che il testo è il risultato di una strategia dell’autore volta a far compiere al proprio lettore una serie di operazioni per fargli comprendere nel modo giusto un testo.

Presupposto per Eco di un AUTORE MODELLO, comunque sia, sempre distinto da quello reale, che può essere diverso dall’immagine che il testo offre del suo autore.

Il punto di partenza di ogni lettore sarà sempre la manifestazione concreta del testo. La lettura si basa su una serie di scelte interpretative compiute dal lettore.

Ogni ipotesi presa in considerazione dal lettore in base a quello di cui il testo parla è detto TOPIC, che non fa parte del contenuto del racconto, ma è un’ ipotesi temporanea basata su ciò che il lettore ha già letto. Che può essere confermata, sovvertita, corretta o specificata. Per questo non c’è un’ unico topic, ma sono svariati all’interno di un componimento. Comunque soltanto il topic finale, se la strategia interpretativa messa in atto dal lettore è stata felice, comporta una ricostruzione retrospettiva testuale. Che potrà corrispondere al contenuto del racconto. Questo solo dopo aver terminato il processo di lettura.

Attraverso l’identificazione il lettore stabilisce anche livelli di coerenza semantici detti ISOTOPIE.

L’isotopia è un elemento di coesione del testo e rende possibile la sua comprensione da parte del lettore. E’ un fenomeno semantico che riguarda il significato di un testo. All’interno del quale è possibile riscontrarne sempre più di una.

Eco distingue anche le finalità dell’interpretazione distinguendo tra:

INTENTIO AUCTORIS = intenzione dell’autore

INTENTIO OPERIS = intenzione dell’opera

INTENTIO LECTORIS = intenzione del lettore

Una buona interpretazione di un testo da parte del lettore dovrebbe evitare sia l’intentio auctoris, sia l’intentio lectoris. E tendere sempre verso l’ intentio operis, cioè verso i significati registrati nell’ opera, ciò che esprime di per sé, oltre le intenzioni di chi l’ha prodotta. Perché non sempre le intenzioni dell’opera coincidono con quelle del suo autore, ma che comunque presenti nel testo sono leggibili dal lettore.

In conclusione: il lettore Modello è chiamato a collaborare allo sviluppo della vicenda anticipandone gli stati successivi. L’anticipazione del lettore costituisce una porzione del racconto che dovrebbe corrispondere a quella che egli sta per leggere. Una volta che avrà letto si renderà conto se il testo ha confermato o no la sua previsione. Nel fare queste previsioni, dice Eco, il lettore assume un atteggiamento proposizionale nel senso che crede, desidera, auspica, spera, pensa circa il modo in cui andranno le cose.

Così facendo configura un possibile corso di eventi o un possibile stato di cose. Al fine di delineare un mondo possibile.

Sono mondi possibili sia quello immaginato dall’autore e descritto in un testo narrativo, sia le previsioni e le anticipazioni che il lettore compie leggendo, sia il risultato degli atteggiamenti proposizionali dei personaggi del racconto. Bisogna distinguere, testi soggetti ad una pluralità di letture, detti APERTI che lasciano maggior inziativa al lettore. Esempio, possono esserne quei testi ambigui, o quelli che prevedono più target di lettore modello o più livelli di interpretazione. E testi CHIUSI interpretabili in un solo modo, che stabiliscono nettamente il proprio lettore modello. U. Eco a riguardo sostiene che nessun testo può essere totalmente aperto o totalmente chiuso, perchè anche il testo più chiuso può essere soggetto a nuove interpretazioni.

Attraenti, sono le prime pagine del romanzo “Se una notte d’ inverno un viaggiatore” di Italo Calvino: <<Stai per cominciare a leggere …. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’ indistinto … Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf…. sul letto…dentro il letto. Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti ... cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti d’interrompere la lettura …>>

BUONA LETTURA… LETTORI!!

Luana La Malfa